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Come sarebbe a dire che non avete mai sentito parlare di Shane Simmons? È uno dei miei autori di fumetti preferiti nell'universo. Tutti dovrebbero possedere una copia di questo capolavoro, di quelli che s'incontrano solo una volta nella vita. Dave Sim, Cerebus
È possibile narrare a fumetti l’epopea di un everyman gallese attraversando ottantanove anni di storia del glorioso Impero Britannico? E, cosa più importante, è possibile farlo utilizzando come disegni soltanto dei puntini? In effetti, non si tratta di semplici puntini. Almeno secondo Shane Simmons, l’autore dei volumi di Longshot Comics. Eclettico sceneggiatore e scrittore canadese dalle indubbie doti narrative, Simmons ci tiene a precisare che ogni singola vignetta dei Longshot Comics è in realtà una minuziosissima e raffinata illustrazione realizzata alla maniera vittoriana, e poi rimpicciolita per simulare un’inquadratura in campo molto, molto lungo (in inglese si direbbe longshot, appunto). Il risultato? Un’opera unica che fa del ritmo e dei dialoghi il suo punto di forza, e che attraverso un apparente minimalismo grafico mette in scena un’epopea tragicomica degna di un kolossal o di un classico della letteratura. Longshot Comics riduce la componente visiva del medium fumetto ai minimi termini, esplorando e trascendendo al contempo i limiti imposti dall’essenzialità e dalleclaustrofobiche vignette, ben 3.840 in totale! Dialoghi brevi, secchi e irresistibili, degni della miglior tradizione dei Monty Python. Situazioni paradossali, eppure non prive di una loro satirica amarezza di fondo, che sposta le sue riflessioni dalla società vittoriana a quella contemporanea. Vita, morte, avventura, amore, intrighi (be', forse non così tanti intrighi), conflitti, risoluzioni, altri conflitti, tre guerre. E migliaia di personaggi. Senza contare il lettering dipinto a mano dai monaci italiani…
L’autore Il canadese Shane Simmons ha fatto tutto ciò che uno sceneggiatore possa fare: ha scritto per la televisione, per il cinema, per la radio, per le riviste, per il fumetto, per i biscotti della fortuna e per i manuali d’istruzioni dei videoregistratori made in Taiwan. Non c’è un campo dello scibile scrittorio che non abbia esplorato. Per fortuna, scrivere è quel genere di lavoro che mantiene poveri, a meno che non si scriva veramente tanto. Per questo sentiremo parlare di Shane Simmons per molto tempo ancora. |
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