Assurdo e ridondante, Imbroglio sembra essere da principio soltanto la semplice caricatura di un cattivo intreccio. Ma l’ostinazione di Trondheim nell’accumulare colpi di scena, stratagemmi e meta-stratagemmi produce un risultato che va ben oltre la caricatura e finisce per creare l’illusione di un universo narrativo in qualche modo coerente, nel quale tre personaggi straordinariamente intelligenti (e contorti) si sfidano in un’escalation di trappole concepite come matrioske.